Il Castel dell'Ovo sorge sull'isolotto di tufo Megaride costituito da due scogli uniti tra di loro da un grande arco ed unito alla terraferma (monte Echia) da un sottile istmo di roccia. Un'antica e fantasiosa leggenda napoletana fa' risalire il suo nome ad un'uovo che il poeta latino Virgilio avrebbe nascosto all'interno di una delle segrete nei sotterranei del castello. Il luogo dove era conservato l'uovo, fu chiuso e tenuto segreto poiché da "quell'ovo" dipendevano non solo le sorti del castello ma anche della città di Napoli; infatti, la sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di catastrofi alla città.
Entrata Castel dell'Ovo |
Nel I secolo a.C. sull'isolotto di Megaride il Romano Lucio Licinio Lucullo acquisì un terreno assai vasto (che probabilmente si estendeva da Pizzofalcone fino a Pozzuoli) e sull'isolotto di Megaride costruì una splendida villa: Villa di Licinio Lucullo, dotandola di una ricchissima biblioteca, di allevamenti di murene e di alberi di pesco. Successivamente la villa passo' di mano, venne fortificata ed ospito' verso meta' del V secolo l'imperatore romano Romolo Augusto. Negli anni a seguire vi venne costruito un complesso conventuale ad opera dei monaci basiliani che, per evitare che vi si fortificassero i Saraceni, fu' raso al suolo all'inizio del X secolo dai duchi di Napoli; successivamente venne nuovamente fortificato ad opera della Chiesa. Nonostante gli sforzi, nel 1140 Ruggiero il Normanno conquisto' Napoli e fece della fortezza la propria sede; con i Normanni, iniziò un programma di fortificazione, che continuo' con il passaggio del regno agli Svevi ed in particolare con Federico II di Svevia, che ne fece la sede del tesoro reale facendo costruire altre tre torri: torre di Colleville, torre Maestra e torre di Mezzo.
Successivamente il castello passo' in mano agli Aragonesi e fu' nuovamente e massicciamente ristrutturato, assumendo la forma che oggi vediamo; in mano ai Borboni perse completamente la funzione di residenza reale, diventando un avamposto militare, utilizzato ad esempio dagli spagnoli per bombardare la città durante i moti di Masaniello.
Dopo l'Unita' d'Italia ci fu' un tentativo mai andato in porto di abbattere il castello per far posto ad un nuovo rione, oggi Castel dell'Ovo e' normalmente aperto al pubblico, ed ospita nelle sue sale mostre, convegni e manifestazioni.
Attualmente il Castel dell'Ovo viene utilizzato per mostre ed eventi, infatti ci sono almeno sei ambienti che possono essere fittati: italia, sirena, antro di Virgilio, compagna, megaride, carceri
L'accesso al Castello avviene da via Partenope, entrando nel Borgo Marinari, se non ci sono mostre o eventi particolari, il percorso e' abbastanza obbligato: dopo l'accesso si e' portati a procedere verso sinistra dove comincia una salita che cambiando due volte pendenza e direzione (con pendenze molto esasperate) costeggia il Loggiato Ovest e porta in cima sulla Terrazza dei cannoni. Da questa terrazza è possibile ammirare tutta Napoli ed in particolare tutto il lungomare, quindi via Caracciolo, via Partenope e via Nazario Sauro; inoltre qui su si trovano ancora i cannoni che come in passato sono posti in direzione della città e non del mare.
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